"ATLETICAMENTE" A PADOVA PER 327 TECNICI

14 Novembre 2016

atleticamente a padova per 327 tecnici

Successo di partecipazione (327 tecnici provenienti da tutta Italia e dall’estero) e argomenti di grande interesse, a Padova, per l’edizione 2016 di “Atleticamente”, il convegno nazionale di studio, aggiornamento e formazione continua sui temi della tecnica e della metodologia dello sport, che ieri - domenica 13 novembre - ha ricevuto anche il saluto di Christian Zovico, alla prima uscita ufficiale da presidente del Comitato regionale della Fidal.

Organizzato dalla Scuola Regionale dello Sport Veneto e dal Centro Studi e Ricerche FIDAL, insieme a Coni Veneto e Scuola dello Sport, con la collaborazione della FIDAL Veneto, il tradizionale appuntamento ha proposto temi molto sentiti e proiettati verso il futuro, in linea con il titolo di quest’anno: “From Rio 2016 to Tokio 2020”.

Dopo l’introduzione del presidente FIDAL Alfio Giomi e di Dino Ponchio, direttore scientifico della Scuola dello Sport del Veneto, spazio agli interventi dei relatori con il ruolo di chairman affidato ad Antonio La Torre, professore associato dell’Università degli Studi di Milano e advisor FIDAL.

L’ultimo in ordine cronologico, per dare il via a un brillante dibattito conclusivo, è stato quello di Marco Tamberi che ha proposto un’analisi analisi biomeccanica del gesto e dell’allenamento condizionale del figlio Gianmarco, iridato indoor e primatista italiano di salto in alto, svincolati da modelli precostituiti, con le strategie per migliorare la fase di stacco. In apertura Nicola Maffiuletti (Schultess Clinic di Zurigo) ha sviluppato il tema della forza dal punto di vista delle neuroscienze, quindi Marco De Angelis (medico specialista in medicina dello sport) ha parlato della supercompensazione e Jean-Benoit Morin(docente dell’università di Nizza e St. Etienne) della biomeccanica della fase di accelerazione nello sprint, per la gestione e la prevenzione degli infortuni. Presenti fra gli altri i campioni olimpici Stefano Baldini (Direttore Tecnico del settore giovanile) e Gabriella Dorio (tutor delle Nazionali giovanili), insieme a Ida Nicolini, consigliere federale.

Spunti molto interessanti sono venuti anche dalla seconda giornata di “Atleticamente”. A cominciare dal nuovo intervento di Jean-Benoit Morin (docente dell’università di Nizza e St. Etienne) sulla relazione forza-velocità per produrre potenza, rivisitando i concetti in modo attuale grazie agli studi effettuati sullo sprinter francese Christophe Lemaitre.

Con Romuald Lepers, docente dell’università di Lione, è stato affrontato l’aspetto neuromuscolare, illustrando come la mente può condizionare l’allenamento e le gare, attraverso esperimenti basati su immagini e suoni. Quindi spazio a un’analisi ragionata post-olimpica curata da Antonio La Torre, professore associato dell’Università degli Studi di Milano e advisor FIDAL, che ha evidenziato cosa può aver provocato controprestazioni e come a livello globale sono state raggiunte prestazioni top. Le conclusioni hanno lanciato la tavola rotonda finale: l’auspicio è di un incontro virtuoso tra scienza e tecnica, ovvero la disponibilità a lavorare in modo sinergico tra ricercatori di laboratorio e allenatori da campo.

Soddisfatto Dino Ponchio, direttore scientifico della Scuola dello Sport del Veneto, ideatore e anima del convegno sin dal 2005: “Questa è stata per Atleticamente un’edizione molto partecipata e di grande rilievo scientifico, forse la migliore di sempre. Notevoli gli interventi e poi le discussioni in chiusura, mentre il successo è determinato dall’affluenza dei tecnici. Sarà uno stimolo per cercare di proporre novità interessanti anche in futuro” (da www.fidal.it)



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